Actinomicosi

Malattia più comunemente causata da Actinomyces israelii, microrganismo gram positivo, anaerobio, non acido-resistente, saprofita del cavo orale. Pur presentando analogie morfologiche con i miceti, è in realtà un batterio.

Nell’uomo l’actinomicosi è caratterizzata da andamento cronico suppurativo, granulomatoso, con tendenza a formare fistole e sviluppare granuli di colore zolfo negli essudati purulenti.

L’infezione è endogena a partenza dalla normale flora orofaringea in seguito a traumi, cure odontoiatriche, interventi chirurgici o infezioni localizzate. Si ha invasione tissutale con le seguenti possibili localizzazioni: 1- cervico-facciale; 2- toraco-polmonare; 3- addominale; 4- disseminata.

La diagnosiè difficile non esistendo test sierologici validi, per cui l’accertamento si fonda unicam,ente sull’esame microscopico e colturale del pus.

La terapia è chirurgica (drenaggio o escissione) e comporta la somministrazione di antibiotici ad alte dosi e per lungo tempo.

Nelle forme toraco-polmonare, addominale e disseminata di actinomicosi, che, a differenza di quella cervico-facciale (passibile di sola antibioticoterapia mirata),  risultano spesso complicate da sovra infezione batterica mista, richiedendo in molti casi il ricorso alla chirurgia, l’OTI trova specifica indicazione in considerazione dei suoi effetti antibatterico (diretto verso i microrganismi anaerobi, per produzione di radicali liberi dell’O2; indiretto verso i batteri aerobi, per stimolazione dei fagociti)nonché stimolante l’attività macrofagica ed i processi riparativi tissutali (azione di supporto sia in fase pre- che post-operatoria).