Per le ulcere da insufficienza arteriosa si rimanda al paragrafo relativo alle insufficienze arteriose periferiche di cui tali lesioni costituiscono una complicanza.
Le ulcere da insufficienza venosa sono in genere l’esito di una insufficienza venosa cronica con conseguente aumento della permeabilità vascolare, deposizione di fibrina, fenomeni trombotici e trombo flebitici, acidosi tissutale locale ed infine riduzione dell’apporto di O2 tissutale con necrosi e formazione di lesioni ulcerative.
Le ulcere da insufficienza artero-venosa sono frequenti nei diabetici e si associano a fattori di rischio cardiocircolatorio (età, ipertensione arteriosa, tabagismo, obesità, dislipidemie, carenza di inibitori fisiologici della coagulazione, omocistinuria, neoplasie, interventi chirurgici, traumi, gravidanze, etc.).
Nelle ulcere da insufficienza arteriosa e venosa, l’OTI ottimizza il trasporto tissutale di O2, la neoangiogenesi e la proliferazione fibroblastica con produzione di collagene, esercitando inoltre effetto antinfettivo e creando in tal modo un microambiente ideale per la guarigione e, qualora sia necessario, un substrato recettivo per un trapianto dermo-epidermico.